Che cos’è l’Esdebitazione? Guida pratica & informazioni

Esdebitazione: Guida pratica e informazioni

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L’esdebitazione è un beneficio concesso al fallito persona fisica in presenza di particolari condizioni soggettive ed oggettive; consiste nella liberazione dai debiti residui, che non siano stati soddisfatti attraverso la procedura fallimentare.

Ciò al fine di limitare l’esdebitazione ai soli imprenditori il cui fallimento abbia consentito il soddisfacimento almeno parziale dei creditori concorsuali.

I requisiti

Meritevolezza

Quanto ai requisiti di meritevolezza è ammesso al beneficio dell’esdebitazione solo l’imprenditore che:

  1. Ha cooperato nella procedura, fornendo tutte le informazioni e la documentazione utile e adoperandosi per il proficuo svolgimento delle operazioni.
  2. Nei 10 anni precedenti non ha beneficiato di altra esdebitazione.
  3. Non ha distratto l’attivo, o esposto debiti inesistenti.
  4. Non ha causato o aggravato la crisi, rendendo gravemente difficoltosa la ricostruzione del patrimonio o del movimento degli affari.
  5. Non ha fatto ricorso abusivo al credito.
  6. Non è stato condannato per bancarotta fraudolenta o per delitti contro l’economia pubblica, l’industria e il commercio.
  7. Non è stato condannato per altri delitti compiuti in connessione con l’esercizio dell’attività d’impresa.
  8. E’ escluso il debitore che abbia tenuto comportamenti ostruzionistici durante il fallimento, come non aver consegnato al curatore la corrispondenza, o aver ritardato lo svolgimento della procedura.

In relazione ai punti 3, 4, e 5 si tratta di condotte sanzionate anche penalmente, ma in questi casi l’esdebitazione è esclusa a prescindere dalla condanna penale.

Requisiti oggettivi

il debitore deve trovarsi in una situazione di squilibrio:

  • tra le obbligazioni assunte ed il patrimonio prontamente liquidabile, ovvero un debitore potrebbe anche avere beni significativi, ma per vari motivi (situazioni oggettive o andamento di mercato) non sono alienabili; in tal caso il patrimonio non è prontamente liquidabile ed il debitore non riesce a far fronte gli impegni.
  • che determina la rilevante difficoltà di adempiere, ovvero il debitore è in oggettive difficoltà a soddisfare gli impegni non solo in un determinato momento, ma si trova in una definitiva incapacità di far fronte ai propri impegni con regolarità.

Requisiti soggettivi

Possono accedere alla procedura:

  • I consumatori, ovvero i debitori (persone fisiche) che hanno assunto obbligazioni esclusivamente per scopi estranei all’attività imprenditoriale o professionale eventualmente svolta;
  • i debitori non soggetti né assoggettabili a procedure concorsuali (Legge Fallimentare), ovvero i cosiddetti imprenditori commerciali sotto-soglia.

L’art. 1 della Legge Fallimentare ha proprio la funzione di stabilire se un piccolo imprenditore, individuale o collettivo (perché può anche essere una società), è tale o no solo ai fini di individuare la sua fallibilità o meno.

Ruolo del Tribunale

In presenza di queste condizioni soggettive ed oggettive (il presupposto oggettivo è lo stato di sovraindebitamento del debitore), il tribunale, con lo stesso decreto di chiusura del fallimento, dichiara inesigibili nei confronti del debitore i debiti concorsuali non soddisfatti integralmente.

Come opera l’esdebitazione

L’esdebitazione opera per tutti i debiti anteriori all’apertura del fallimento, anche quelli per i quali non è stata presentata domanda di insinuazione al passivo.

Rispetto ai creditori che non hanno partecipato al fallimento, però, l’effetto liberatorio si produce solo per l’eccedenza rispetto alla percentuale attribuita dal fallimento ai creditori concorrenti di pari grado.

L’esdebitazione non opera, invece, per particolari categorie di debiti: gli obblighi di mantenimento e alimentari e comunque le obbligazioni derivanti da rapporti estranei all’esercizio dell’impresa; la responsabilità extracontrattuale e le sanzioni pecuniarie penali e amministrative.

L’esdebitazione avviene per effetto del fallimento, che ne è la causa.
Il fallimento, infatti, non comporta la liberazione del fallito dalle obbligazioni non soddisfatte (in tutto o in parte) nell’ambito della procedura fallimentare.

La liberazione del fallito dai debiti residui può aversi solo quando il fallimento si chiude per concordato, ovvero quando il debitore ottiene l’esdebitazione dal tribunale fallimentare.

APPROFONDIMENTI

Ex Legge 3 2012 sul Sovraindebitamento

Nuovo Codice della Crisi d’azienda e dell’insolvenza

 

Esdebitazione a chi rivolgersi?

 

 


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