è una soluzione offerta dalle Banche, che permette di sostituire tutti i debiti esistenti con uno solo; in sintesi la banca con cui si è sottoscritto il contratto di consolidamento debiti, salda tutti i debiti esistenti e si assume l’intero carico degli stessi. Consolidare il debito non significa diminuirlo.
La ristrutturazione del debito è una procedura che prevede un accordo con il quale le condizioni originarie di un prestito (tassi, scadenze, divisa, periodo di garanzia) vengono modificate per alleggerire l’onere del debitore. La ristrutturazione del debito per privati e aziende, disciplinata dal Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, prevede due fasi: quella stragiudiziale e quella giudiziale.
Il sovraindebitamento è una procedura con la quale i soggetti insolventi di grandi somme, possono sdebitarsi chiedendo di utilizzare un piano di rientro.
Si può applicare il processo di sovraindebitamento solo a chi si trova in una grave crisi finanziaria che non permette altro tipo di soluzione. Soluzione che prevede dei costi iniziali e tempi più o meno lunghi in quanto la pratica passa dal Tribunale.
Consiste in una trattativa con gli Istituti di Credito che, in base alla situazione economica del debitore, concedono lo stralcio del finanziamento e pagamenti anche dilazionati. La percentuale di risparmio è molto alta. In molti casi è la procedura più conveniente e snella per poter risolvere i problemi di sovraesposizione.(guarda un caso reale)
I nostri consulenti sono a tua disposizione per darti spiegazioni più dettagliate e per valutare insieme a te la soluzione migliore.
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Uscire dai troppi debiti (Sovraindebitamento): perché affidarsi ad una Agenzia è meglio?
Debiti e Sovraindebitamento
Hai iniziato ad accumulare troppi debiti e, in un primo momento, hai cercato di tamponare o risolvere la situazione come potevi. Molto probabilmente ora ti sei ritrovato ad essere più sovraindebitato di prima e non sai davvero come uscirne.
L’ansia di ricevere un richiamo da Banche o Finanziarie genera frustrazione, insonnia e disperazione al punto che non riesci più a vivere serenamente la tua vita. Sai che è giunto il momento di rivolgerti a qualcuno, ma non sai bene a chi.
Se ti trovi in questa situazione, sappi che non è questo il momento di fare scelte frettolose; rifletti, informati, e con cura cerca il professionistapiù adatto alle tue esigenze. Quello che sarà in grado di aiutarti ad uscire da questa situazione.
Hai troppi debiti? Chiedi aiuto a dei professionisti del sovraindebitamemento
Non tutti i professionisti fanno al tuo caso
Molti si affidano al proprio avvocato o commercialista ma, il più delle volte, questa non è la soluzione più giusta. Perché?
Perchè, dopo che avrai spiegato la tua situazione al professionista (e pagato le esose parcelle), tornerai a casa più sollevato e tranquillo, con l’illusione che a breve inizierà a lavorare al tuo caso.
Perchè, se il professionista non è uno specialista del settore, ti troverai con i tuoi debiti lievitati e con l’aggiunta della sua parcella. Questo perché, se non si ha la conoscenza della Legge 3 e non si è esperti della medesima, non avrai la soluzione alla tua problematica.
Proviamo ad essere più chiari con un esempio:
se ti trovassi con un problema serio di salute (facciamo corna), non andresti mai dal medico generico, giusto? Sicuramente ti rivolgeresti ad uno specialista! Allo stesso modo, se hai un problema di debiti, ti dovrai rivolgere a professionisti esperti di sovraindebitamento, onesti e seri (ne esistono pochi).
Alcuni si definiscono “professionisti del debito”, ma la gran parte di loro vanta solo di aver seguito qualche situazione debitoria. Un’esperienza un po’ misera.
Sono persone che hanno una buona dialettica e vi convinceranno che hanno portato a termine molte procedure; mai nessuno, però, ti dirà che c’è un alto rischio che la procedura non vada a buon fine. Il motivo è che questi “personaggi” non sono al corrente delle varie sfumature che può avere questa Legge.
Questo è il motivo per cui la gran parte delle richieste non va a buon fine. La causa è proprio il loro lavoro incompleto e superficiale che, ovviamente, graverà ancora di più sulla tua posizione.
Affidati a dei professionisti per non peggiorare la tua situazione
Se hai accumulato troppi debiti, è fondamentale rivolgersi a degli esperti del settore. Sono davvero pochissimi i professionisti esperti di debiti. Ancora meno quelli che conoscono la legge 3 che riescono ad alzare di molto la percentuale delle sentenze vinte.
Questo perché la maggior parte dei professionisti accetta casi solo per motivi venali. Sono persone poco serie e senza scrupoli nei confronti dei propri clienti afflitti da problemi di sovraindebitamento.
Molte volte, facendo leva sulle difficoltà ed approfittando del loro disagio e, di conseguenza, della loro elevata fragilità, riescono a presentare parcelle scandalose.
Assicurati di aver trovato professionisti competenti e seri. Ricorda che i soldi della parcella del sedicente “esperto di debiti”, in tutti i casi si uniranno alla tua esposizione debitoria, anche se non dovesse concludere nulla.
Piuttosto che rivolgerti ad un professionista qualunque, puoi contattare un’agenzia specializzata che si occupa esclusivamente di DEBITI.
Noi di Agenzia Risoluzione Debiti abbiamo un team di professionisti(commercialisti, avvocati, ecc…) specializzati in questo tipo di pratiche, finalizzate alla risoluzione dei debiti tramite saldo e stralcio o legge 3/2012.
Agenzia Risoluzione Debiti, azienda primaria del settore, riconosciuta dalle svariate recensioni dei suoi clienti, ti garantisce soluzioni certe, veloci e snelle, senza costi iniziali, con una percentuale minima sullo stralcio ottenuto e con pagamento dilazionato in comode rate, il tutto a soluzione della tua problematica.
Come distinguere i veri professionisti da quelli truffaldini
Hai già abbastanza problemi e non vuoi proprio rischiare di perdere tempo e denaro a causa dell’incapacità o della negligenza di professionisti poco affidabili?
Ecco alcuni consigli per distinguere veri professionisti del debito:
Diffida da chi ti chiede un pagamento anticipato, una volta che avrai pagato la parcella del professionista, non potrai mai avere la certezza di risolvere il tuo debito originario ed avrai solo speso altro denaro.
Non fidarti di chi ti promette un risparmio enorme del tuo debito perché non è assolutamente possibile prevedere anticipatamente la percentuale di stralcio del debito, tanto meno il risultato della sentenza.
Diffida da chi cerca di convincerti che ha portato a termine centinaia o migliaia di casi utilizzando la legge anti-suicidi.
Contatta gli esperti qualificati di Agenzia Risoluzione Debiti per farti aiutare con le procedure di esdebitazione ed affida ai nostri consulenti l’incarico di ristrutturare i debiti che rendono problematica la tua vita. Ti daremo la tranquillità iniziale, fiducia e credibilità, non ti chiederemo nessun acconto, ma solamente la percentuale dilazionata a stralcio ottenuto ed in comodissime rate.
Sovraindebitamento: le migliori Agenzie Debiti per risolvere i tuoi problemi
(Recensioni Google Business al 1 Settembre 2023)
Abbiamo notato l’ennesimo goffo tentativo di spacciarsi per noi. Li abbiamo già “invitati” più una volta di non usare il nostro nome, perciò adesso hanno deciso camuffare la cosa… ma il concetto non cambia… A voi le conclusioni…
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(il Nuovo Codice della Crisi d’azienda e dell’insolvenza)
il Sovraindebitamento secondo la Legge
“Sovraindebitamento” è il nome giuridico che la Legge assegna alla difficoltà nel pagare i propri debiti, ed è stato introdotto nel sistema giuridico italiano dalla Legge 3/2012, alla voce “Disposizioni in materia di usura e di estorsione, nonché di composizione delle crisi da sovraindebitamento”
Riassumendo e semplificando, il sovraindebitamento è quella situazione in cui privati, aziende, artigiani, ecc… , non riescono più a pagare i propri debiti con banche, finanziarie, fornitori, ecc… a causa di uno scompenso tra le entrate e le uscite.
Con la normativa sul sovraindebitamento lo Stato concede l’occasione per avere un “nuovo inizio” a questi soggetti. In sintesi lo Stato dà la possibilità di poter pagare i debiti in base alle effettive possibilità economiche del debitore.
Nell’estate del 2022 il sovraindebitamento è stato riformato dal Codice della Crisi d’impresa e dell’insolvenza, per cui non è più corretto far riferimento alla legge 3 del 2012(anche se i concetti base siano rimasti molto simili).
Cosa è la Procedura di Sovraindebitamento
Lo scopo principale della legge sul sovraindebitamento è quella di permettere al debitore di pagare quanto gli è possibile in base alle proprie possibilità, permettendogli allo stesso tempo di vivere una vita dignitosa, ed allo stesso tempo vedersi cancellato il debito che non può pagare in alcun modo. In questo caso si parla di “esdebitazione“, ovvero di cancellazione del debito non onorato.
Questa procedura non va interpretata come una sanatoria. Viene “solo” offerta la possibilità a chi ha troppi debiti di pagare quanto gli è possibile, in base alla propria situazione di reddito, patrimonio e carico familiare.
Legge sul Sovraindebitamento: chi può accedere alle procedure e quali sono?
Per prima cosa occorre sapere che queste procedure sono riservate ai soggetti non fallibili, che sono:
Soggetti non fallibili
Consumatori, ovvero persone fisiche senza Partiva IVA (dipendenti, pensionati, disoccupati, ecc…);
Lavoratori autonomi;
Professionisti iscritti ad albi e ruoli (senza limiti di fatturato o debiti);
Piccole imprese a patto che non siano fallibili;
Aziende agricole / imprenditori agricoli;
Eredi di un imprenditore defunto (debiti ereditari);
Start up innovative;
Enti no profit(onlus, associazioni di volontariato, enti non commerciali, ecc…);
Enti pubblici.
il Codice della Crisi ha aggiunto altri 2 possibili beneficiari:
i familiari della persona soggetta a sovraindebitamento (i coniugi, i membri della coppia di fatto, le parti dell’unione civile, parenti entro il 4° grado ed affini fino al 2° grado di parentela).
i soci illimitatamente responsabili di Snc, Sas e Spa.
I principali presupposti per l’accesso alle procedure di sovraindebitamento sono che il debitore:
Sia in effettivo stato di sovraindebitamento.
Non sia fallibile (vedi soglie di fallibilità).
Non abbia messo in atto tentativi di frode verso i creditori.
Soglie di fallibilità
l’ammontare dei debiti non deve superare i 500.000 €
i ricavi lordi non devono superare i 200.000 € negli ultimi tre anni precedenti alla richiesta della procedura di esdebitazione
gli attivi dello stato patrimoniale non devono superare i 300.000 €, sempre nei tre anni precedenti alla domanda.
Quali debiti si possono estinguere con la Legge sul Sovraindebitamento (Codice della Crisi)?
banche e finanziarie (mutui, prestiti, finanziamenti);
cessione del quinto;
fornitori;
privati (ad esempio i debiti verso il condominio);
agenzia delle entrate.
Gli alimenti non pagati al coniugeNON rientrano fra i debiti estinguibili.
Procedure di Sovraindebitamento
La Legge 3/2012 prevede queste procedure di sovraindebitamento ben distinte. Eccole elencate:
Liquidazione controllata del sovraindebitato, o liquidazione del patrimonio
Viene richiesta al Tribunale la possibilità di pagare i debiti con la liquidazione del patrimonio. Si attua nelle situazioni più difficili.
Vantaggio: se dalla vendita del patrimonio si ricava una cifra irrisoria, la differenza può essere pagata in comode rate per qualche anno.
Viene proposto ai creditori un piano di pagamenti sostenibile rispetto ai redditi del debitore.
Si applica a persone con busta paga o reddito certo.
Il piano deve essere approvato dal Giudice.
Concordato minore (ex accordo di composizione della crisi) per le Aziende e Partite IVA
È riservato alle imprese e professionisti.
Viene proposto ai creditori un piano sostenibile che diventerà effettivo se votato almeno dal 50% dagli stessi creditori.
È permessa la continuità dell’impresa e la possibile la salvaguardia dei beni.
È possibile accedere alla Legge in ogni fase della Crisi del Debito?
Si può chiedere un accordo con i debitori quando:
iniziano i primi problemi di pagamento(è quasi sempre la soluzione più vantaggiosa)
nel caso in cui i creditori si stiano già rivalendo sul patrimonio personale (o aziendale) con pignoramenti, aste immobiliari o trattenute sullo stipendio.
Anche se la liquidazione del patrimonio copre solo una minima parte l’ammontare della massa debitoria, per la restante parte del piano di rientro il richiedente verrà esdebitato.
L’esdebitazione può anche essere richiesta dai falliti. Se la richiesta viene accettata, il Giudice toglie al richiedente tutte le pendenze a suo carico, dandogli la possibilità di un nuovo inizio.
Esdebitazione senza utilità
o Esdebitazione del Debitore incapiente
La novità principale è l’introduzione della cosiddetta “esdebitazione senza utilità”, una forma di liberazione dai debiti rivolta a particolari categorie di soggetti sovraindebitati considerati “meritevoli”: in altre parole attraverso questa procedura il debitore, a prescindere dalla soddisfazione (parziale o addirittura nulla) dei creditori, può cancellare, una sola volta nella vita, tutte le proprie pendenze.
Il beneficiario avrà però l’obbligo di avvisare i propri creditori qualora nei quattro anni successivi al provvedimento del giudice risultasse in possesso di utilità tali da consentirgli il pagamento del debito, in misura non inferiore al 10%. Da ciò l’obbligo del debitore di aggiornare annualmente l’organismo di composizione della crisi circa la sua situazione economica.
Per poter accedere all’esdebitazione senza utilità, il debitore deve presentare domanda presso il giudice competente; sebbene non sia necessaria, è consigliata l’assistenza di un professionista soprattutto per dialogare con l’organismo di composizione della crisi (OCC). Il buon esito della procedura, infatti, prevede alcuni passaggi piuttosto delicati e complessi, come ad esempio l’eventuale contraddittorio con i creditori che intendono opporsi alla domanda.
Spese mediche e Ludopatia
È presumibile che vengano ammessi eventuali sovraindebitamenti contratti per cause di forza maggiore, come ad esempio spese mediche non altrimenti accessibili o, perlomeno, non in tempi utili. In passato ci sono stati casi di accoglimento alle procedure di esdebitamento di soggetti affetti da ludopatia, sulla base della loro incolpevolezza riguardo i debiti contratti.
Procedura Sovraindebitamento schema
La procedura di sovraindebitamento è una mini-procedura concorsuale, da presentare presso il Tribunale di residenza.
Questi sono i passaggi fondamentali:
Fase di verifica per valutare se puoi accedere alla legge o se è l’unica soluzione vantaggiosa al tuo problema di sovraindebitamento.
In caso affermativo è necessario:
Preparare tutta la documentazione in merito alla situazione economica e patrimoniale.
Redigere un elenco dei debiti, del patrimonio, le visure in tutte le banche dati, la situazione debitoria in Agenzia delle Entrate e storia bancaria degli ultimi 5 anni.
Viene inviato un bollettino all’Organismo di Composizione della Crisi che dovrà verificare la documentazione inviata e richiedere eventuali parti mancanti.
L’OCC incarica il Gestore della Crisi che farà istanza al Giudice.
Attesa dell’approvazione del Giudice(detta “omologa”). Il Giudice in questa fase potrebbe dare delle indicazioni ai creditori ed al debitore su come procedere, ad esempio, bloccando un pignoramento o un’asta, le modalità di pagamento, ecc… Se il Giudice accetta, si procede alla fase successiva.
Ultima fase: l’attuazione del piano. La cancellazione di debiti potrà avvenire solo se il debitore si adegua alla procedura, che può comprendere il versamento di una parte dello stipendio o la liquidazione del patrimonio.
Esdebitazione e riabilitazione. A piano completamente attuato, ovvero dopo 3 anni nel caso di procedura di liquidazione (il tempo non è ben definibile per le altre procedure) il tutto termina con la cancellazione dei debiti non pagati(esdebitazione).
Sovraindebitamento e Codice della Crisi: le novità in breve
La normativa sul sovraindebitamento ha subìto alcune novità importanti, quasi tutte positive per il debitore. Ecco le principali:
Procedure familiari di sovraindebitamento
La nuova norma dettata dal codice della crisi, introduce la possibilità che membri indebitati della stessa famiglia, possano avviare un’unica procedura, riducendo i costi e tempi, evitando di aprire tutte procedure singole, come dettato dalla precedente Legge 3 2012.
Requisiti
coloro che fanno richiesta devono essere conviventi
il sovraindebitamento deve avere un’origine comune
Meritevolezza
Il debitore dovrà anche trovarsi nelle seguenti condizioni:
Non deve aver effettuato frodi ai creditori, ovvero non deve aver sottratto del patrimonio (esempio: vende uno o più immobili, trafuga i soldi della vendita all’estero e si dichiara sovraindebitato in Italia).
Il sovraindebitamento non deve essere stato creato con dolo o da comportamenti scellerati.
Merito creditizio
ovvero saranno “puniti” tutti quegli istituti di credito (banche e/o finanziarie)che hanno concesso prestiti pur essendo a conoscenza della difficile situazione debitoria del richiedente.
Esdebitazione del Debitore incapiente (o “esdebitazione senza utilità”)
Si tratta di una procedura che cancella tutti i debiti, anche di coloro che non hanno niente da mettere “sul piatto” per la risoluzione del debito.
Cessione del quinto dello stipendio e sovraindebitamento
I prestiti sotto forma di cessioni del quinto sono equiparate agli altri debiti bancari, e quindi possono essere non pagati. Con l’avvio di una procedura di sovraindebitamento, la trattenuta sullo stipendio viene bloccata.
Riabilitazione del richiedente
Il Codice della Crisi prevede che la liquidazione duri al massimo 3 anni, ma soprattutto che non serva una specifica domanda di esdebitazione: infatti dopo tre anni (in assenza di motivi ostativi), tale provvedimento viene richiesto all’interno della stessa procedura, rendendolo automatico.
L’esdebitazione è un beneficio concesso al fallito persona fisica in presenza di particolari condizioni soggettive ed oggettive; consiste nella liberazione dai debiti residui, che non siano stati soddisfatti attraverso la procedura fallimentare.
Ciò al fine di limitare l’esdebitazione ai soli imprenditori il cui fallimento abbia consentito il soddisfacimento almeno parziale dei creditori concorsuali.
I requisiti
Meritevolezza
Quanto ai requisiti di meritevolezza è ammesso al beneficio dell’esdebitazione solo l’imprenditore che:
Ha cooperato nella procedura, fornendo tutte le informazioni e la documentazione utile e adoperandosi per il proficuo svolgimento delle operazioni.
Nei 10 anni precedenti non ha beneficiato di altra esdebitazione.
Non ha distratto l’attivo, o esposto debiti inesistenti.
Non ha causato o aggravato la crisi, rendendo gravemente difficoltosa la ricostruzione del patrimonio o del movimento degli affari.
Non ha fatto ricorso abusivo al credito.
Non è stato condannato per bancarotta fraudolenta o per delitti contro l’economia pubblica, l’industria e il commercio.
Non è stato condannato per altri delitti compiuti in connessione con l’esercizio dell’attività d’impresa.
E’ escluso il debitore che abbia tenuto comportamenti ostruzionistici durante il fallimento, come non aver consegnato al curatore la corrispondenza, o aver ritardato lo svolgimento della procedura.
In relazione ai punti 3, 4, e 5 si tratta di condotte sanzionate anche penalmente, ma in questi casi l’esdebitazione è esclusa a prescindere dalla condanna penale.
Requisiti oggettivi
il debitore deve trovarsi in una situazione di squilibrio:
tra le obbligazioni assunte ed il patrimonio prontamente liquidabile, ovvero un debitore potrebbe anche avere beni significativi, ma per vari motivi (situazioni oggettive o andamento di mercato) non sono alienabili; in tal caso il patrimonio non è prontamente liquidabile ed il debitore non riesce a far fronte gli impegni.
che determina la rilevante difficoltà di adempiere, ovvero il debitore è in oggettive difficoltà a soddisfare gli impegni non solo in un determinato momento, ma si trova in una definitiva incapacità di far fronte ai propri impegni con regolarità.
Requisiti soggettivi
Possono accedere alla procedura:
I consumatori, ovvero i debitori (persone fisiche) che hanno assunto obbligazioni esclusivamente per scopi estranei all’attività imprenditoriale o professionale eventualmente svolta;
i debitori non soggetti né assoggettabili a procedure concorsuali(Legge Fallimentare), ovvero i cosiddetti imprenditori commerciali sotto-soglia.
L’art. 1 della Legge Fallimentare ha proprio la funzione di stabilire se un piccolo imprenditore, individuale o collettivo (perché può anche essere una società), è tale o no solo ai fini di individuare la sua fallibilità o meno.
Ruolo del Tribunale
In presenza di queste condizioni soggettive ed oggettive (il presupposto oggettivo è lo stato di sovraindebitamento del debitore), il tribunale, con lo stesso decreto di chiusura del fallimento, dichiara inesigibili nei confronti del debitore i debiti concorsuali non soddisfatti integralmente.
Come opera l’esdebitazione
L’esdebitazione opera per tutti i debiti anteriori all’apertura del fallimento, anche quelli per i quali non è stata presentata domanda di insinuazione al passivo.
Rispetto ai creditori che non hanno partecipato al fallimento, però, l’effetto liberatorio si produce solo per l’eccedenza rispetto alla percentuale attribuita dal fallimento ai creditori concorrenti di pari grado.
L’esdebitazione non opera, invece, per particolari categorie di debiti: gli obblighi di mantenimento e alimentari e comunque le obbligazioni derivanti da rapporti estranei all’esercizio dell’impresa; la responsabilità extracontrattuale e le sanzioni pecuniarie penali e amministrative.
L’esdebitazione avviene per effetto del fallimento, che ne è la causa.
Il fallimento, infatti, non comporta la liberazione del fallito dalle obbligazioni non soddisfatte (in tutto o in parte) nell’ambito della procedura fallimentare.
La liberazione del fallito dai debiti residui può aversi solo quando il fallimento si chiude per concordato, ovvero quando il debitore ottiene l’esdebitazione dal tribunale fallimentare.
Cosa succede se smetti di pagare le rate di un finanziamento?
Smettere di pagare le rate di un finanziamento, un prestito personale o un mutuo senza fare nulla, NON è assolutamente una scelta conveniente. Questo perchè alla base del prestito c’è sempre un contratto, che entrambe le parti si impegnano ad onorare al momento della stipula.
Oltre ad essere segnalati alla Banca Dati dei cattivi pagatori ed avere le porte chiuse per poter accedere al credito, la Banca / Finanziaria può intraprendere diverse strade, le più comuni sono le seguenti:
dopo 7/8 mesi può arrivare al pignoramento della busta paga e/o il Conto Corrente.
in caso di aziende pignorerà fatture e/o il Conto Corrente aziendale.
In casi estremi anche il pignoramento dell’immobile.
Nel caso non si abbia reddito, la Banca / Finanziaria, rinnovando periodicamente il pignoramento, con lievitazione delle spese per il debitore, allunga a tempo indeterminato l’esecuzione. (Tradotto, alla prima busta paga o deposito che arriva sul conto, questa somma viene congelata).
E’ importante sottolineare che al momento del primo ritardo nel pagamento, la finanziaria applica gli interessi di mora come previsti dal contratto, questo già dal giorno successivo a quello previsto per il pagamento.
Quanto tempo si ha per pagare una rata scaduta?
30 giorni dalla scadenza, superato tale periodo di tempo, scattano gli interessi di mora.
Dopo quante rate non pagate del finanziamento si rischia il pignoramento?
Se il ritardo va oltre i 120 giorni(diventando “inadempimento”) il prestito verrà revocato immediatamente con conseguente richiesta dell’importo in un’unica soluzione, scorporato degli interessi a maturare.
A questo punto la Banca / Finanziaria, facendo come primo atto un decreto ingiuntivo, a seguire atto di precetto ed infine atto di pignoramento, congela, dietro autorizzazione del Giudice, 1/5 della busta paga, Conto corrente, ecc…
Nel caso in cui il debitore non abbia possibilità di opporsi al provvedimento entro i termini di Legge, scatta il pignoramento.
Debiti non pagati con la banca: quando si diventa cattivi pagatori?
Al primo ritardo della rata si ha già difficoltà a chiedere altri finanziamenti. Alla terza rata non pagata scatta la segnalazione alle varie banche dati. Ciò significa che non si potranno ottenere nuovi prestiti o finanziamenti.
Qualunque banca o finanziaria, prima di concedere un prestito o un mutuo, esegue un controllo sul richiedente e, se esso risulta un cattivo pagatore, difficilmente gli verrà concesso.
Ma a questo punto, se uno non riesce a pagare i debiti, cosa può fare?
Chiedere la sospensione dei pagamenti per alcuni mesi alla Banca / Finanziaria.
Chiedere di saltare alcune rate, posticipando la fine del piano di rientro, con aggravio di spese.
Chiedere di elaborare un nuovo piano di rientro più sostenibile.
Attuare le varie procedure esistenti che sostengono tutte le persone che hanno problematiche, nel rispettare gli impegni presi con le Banche / Finanziarie
Conclusioni
Nel caso in cui il problema di sovraindebitamento sia conseguente ad una nuova situazione economica, legata ad esempio alla perdita del lavoro o a spese impreviste, consigliamo una consulenza di un Professionista del Debito che sia in grado di trattare per conto vostro, direttamente con il creditore. I vantaggi possono essere enormi.
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il nostro compenso sarà una piccola percentuale a PROBLEMA RISOLTO, che verrà calcolata solo sulla parte di finanziamento che riusciremo a farti risparmiare.