Cosa succede se smetti di pagare le rate di un finanziamento?
Smettere di pagare le rate di un finanziamento, un prestito personale o un mutuo senza fare nulla, NON è assolutamente una scelta conveniente. Questo perchè alla base del prestito c’è sempre un contratto, che entrambe le parti si impegnano ad onorare al momento della stipula.
Oltre ad essere segnalati alla Banca Dati dei cattivi pagatori ed avere le porte chiuse per poter accedere al credito, la Banca / Finanziaria può intraprendere diverse strade, le più comuni sono le seguenti:
- dopo 7/8 mesi può arrivare al pignoramento della busta paga e/o il Conto Corrente.
- in caso di aziende pignorerà fatture e/o il Conto Corrente aziendale.
- In casi estremi anche il pignoramento dell’immobile.
- Nel caso non si abbia reddito, la Banca / Finanziaria, rinnovando periodicamente il pignoramento, con lievitazione delle spese per il debitore, allunga a tempo indeterminato l’esecuzione. (Tradotto, alla prima busta paga o deposito che arriva sul conto, questa somma viene congelata).
E’ importante sottolineare che al momento del primo ritardo nel pagamento, la finanziaria applica gli interessi di mora come previsti dal contratto, questo già dal giorno successivo a quello previsto per il pagamento.
Quanto tempo si ha per pagare una rata scaduta?
30 giorni dalla scadenza, superato tale periodo di tempo, scattano gli interessi di mora.
Dopo quante rate non pagate del finanziamento si rischia il pignoramento?
Se il ritardo va oltre i 120 giorni (diventando “inadempimento”) il prestito verrà revocato immediatamente con conseguente richiesta dell’importo in un’unica soluzione, scorporato degli interessi a maturare.
A questo punto la Banca / Finanziaria, facendo come primo atto un decreto ingiuntivo, a seguire atto di precetto ed infine atto di pignoramento, congela, dietro autorizzazione del Giudice, 1/5 della busta paga, Conto corrente, ecc…
Nel caso in cui il debitore non abbia possibilità di opporsi al provvedimento entro i termini di Legge, scatta il pignoramento.
Debiti non pagati con la banca: quando si diventa cattivi pagatori?
Al primo ritardo della rata si ha già difficoltà a chiedere altri finanziamenti. Alla terza rata non pagata scatta la segnalazione alle varie banche dati. Ciò significa che non si potranno ottenere nuovi prestiti o finanziamenti.
Qualunque banca o finanziaria, prima di concedere un prestito o un mutuo, esegue un controllo sul richiedente e, se esso risulta un cattivo pagatore, difficilmente gli verrà concesso.
Ma a questo punto, se uno non riesce a pagare i debiti, cosa può fare?
- Chiedere la sospensione dei pagamenti per alcuni mesi alla Banca / Finanziaria.
- Chiedere di saltare alcune rate, posticipando la fine del piano di rientro, con aggravio di spese.
- Chiedere di elaborare un nuovo piano di rientro più sostenibile.
- Attuare le varie procedure esistenti che sostengono tutte le persone che hanno problematiche, nel rispettare gli impegni presi con le Banche / Finanziarie
Conclusioni
Nel caso in cui il problema di sovraindebitamento sia conseguente ad una nuova situazione economica, legata ad esempio alla perdita del lavoro o a spese impreviste, consigliamo una consulenza di un Professionista del Debito che sia in grado di trattare per conto vostro, direttamente con il creditore. I vantaggi possono essere enormi.
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