Ex Legge 3/2012 e nuova Legge sul Sovraindebitamento, guida aggiornata 2025

Legge sovraindebitamento, guida aggiornata 2025

ex Legge3/2012, il Nuovo Codice della Crisi d’azienda e dell’insolvenza

Legge sul sovraindebitamento della Anti Suicidi
Legge sul sovraindebitamento aggiornata

il Sovraindebitamento secondo la Legge

Sovraindebitamento” è il nome giuridico che la Legge assegna alla difficoltà nel pagare i propri debiti, ed è stato introdotto nel sistema giuridico italiano dalla Legge 3/2012, alla voce “Disposizioni in materia di usura e di estorsione, nonché di composizione delle crisi da sovraindebitamento

Riassumendo e semplificando, il sovraindebitamento è quella situazione in cui privati, aziende, artigiani, ecc… , non riescono più a pagare i propri debiti con banche, finanziarie, fornitori, ecc… a causa di uno scompenso tra le entrate e le uscite.

Con la normativa sul sovraindebitamento lo Stato concede l’occasione per avere un “nuovo inizio” a questi soggetti. In sintesi lo Stato dà la possibilità di poter pagare i debiti in base alle effettive possibilità economiche del debitore.

Nell’estate del 2022 il sovraindebitamento è stato riformato dal Codice della Crisi d’impresa e dell’insolvenza, per cui non è più corretto far riferimento alla legge 3 del 2012 (anche se i concetti base siano rimasti molto simili).

Cosa è la Procedura di Sovraindebitamento

Lo scopo principale della legge sul sovraindebitamento è quella di permettere al debitore di pagare quanto gli è possibile in base alle proprie possibilità, permettendogli allo stesso tempo di vivere una vita dignitosa, ed allo stesso tempo vedersi cancellato il debito che non può pagare in alcun modo. In questo caso si parla diesdebitazione, ovvero di cancellazione del debito non onorato.

Questa procedura non va interpretata come una sanatoria. Viene “solo” offerta la possibilità a chi ha troppi debiti di pagare quanto gli è possibile, in base alla propria situazione di reddito, patrimonio e carico familiare.

Come mai in molti non stanno usufruendo della Legge3?

  • Perché va contro gli interessi dello Stato, delle Banche e delle Finanziarie, quindi meno si conosce e meglio è!
  • Perché i magistrati , già con problemi a livello organizzativo dei Tribunali, farebbero volentieri a meno di dover gestire le cause anche di questa Legge.

Sovraindebitamento e Codice della Crisi: le novità in breve

La normativa sul sovraindebitamento ha subìto alcune novità importanti, quasi tutte positive per il debitore. Ecco le principali:

Procedure familiari di sovraindebitamento

La nuova norma dettata dal codice della crisi, introduce la possibilità che membri indebitati della stessa famiglia, possano avviare un’unica procedura, riducendo i costi e tempi, evitando di aprire tutte procedure singole, come dettato dalla precedente Legge 3 2012.

Requisiti

  • coloro che fanno richiesta devono essere conviventi
  • il sovraindebitamento deve avere un’origine comune

Meritevolezza

Il debitore dovrà anche trovarsi nelle seguenti condizioni:

  • Non deve aver effettuato frodi ai creditori, ovvero non deve aver sottratto del patrimonio (esempio: vende uno o più immobili, trafuga i soldi della vendita all’estero e si dichiara sovraindebitato in Italia).
  • Il sovraindebitamento non deve essere stato creato con dolo o da comportamenti scellerati.

Merito creditizio

ovvero saranno “puniti” tutti quegli istituti di credito (banche e/o finanziarie) che hanno concesso prestiti pur essendo a conoscenza della difficile situazione debitoria del richiedente.

Esdebitazione del Debitore incapiente (o “esdebitazione senza utilità”)

Si tratta di una procedura che cancella tutti i debiti, anche di coloro che non hanno niente da mettere “sul piatto” per la risoluzione del debito.

Cessione del quinto dello stipendio e sovraindebitamento

I prestiti sotto forma di cessioni del quinto sono equiparate agli altri debiti bancari, e quindi possono essere non pagati. Con l’avvio di una procedura di sovraindebitamento, la trattenuta sullo stipendio viene bloccata.

Riabilitazione del richiedente

Il Codice della Crisi prevede che la liquidazione duri al massimo 3 anni, ma soprattutto che non serva una specifica domanda di esdebitazione: infatti dopo tre anni (in assenza di motivi ostativi), tale provvedimento viene richiesto all’interno della stessa procedura, rendendolo automatico.

Quali debiti rientrano nella Legge sul Sovraindebitamento?

  • banche e finanziarie (mutui, prestiti, finanziamenti);
  • multe;
  • spese di condominio;
  • tasse comunali, provinciali, ecc…;
  • fornitori;
  • privati (come i debiti verso il condominio);
  • cessione del quinto;
  • agenzia delle entrate.

Gli alimenti non pagati al coniuge NON rientrano fra i debiti estinguibili.

Legge 3 sovraindebitamento e soggetti non fallibili

Legge sul Sovraindebitamento: chi può accedere alle procedure e quali sono?

Per prima cosa occorre sapere che queste procedure sono riservate ai soggetti non fallibili, che sono:

Soggetti non fallibili

  • Consumatori, ovvero persone fisiche senza Partiva IVA (dipendenti, pensionati, disoccupati, ecc…);
  • Lavoratori autonomi;
  • Professionisti iscritti ad albi e ruoli (senza limiti di fatturato o debiti);
  • Piccole imprese a patto che non siano fallibili;
  • Aziende agricole / imprenditori agricoli;
  • Eredi di un imprenditore defunto (debiti ereditari);
  • Start up innovative;
  • Enti no profit (onlus, associazioni di volontariato, enti non commerciali, ecc…);
  • Enti pubblici.

il Codice della Crisi ha aggiunto altri 2 possibili beneficiari:

  • i familiari della persona soggetta a sovraindebitamento (i coniugi, i membri della coppia di fatto, le parti dell’unione civile, parenti entro il 4° grado ed affini fino al 2° grado di parentela).

In pratica queste procedure sono destinate a tutti i membri indebitati del solito nucleo familiare, i quali adesso possono aprire una sola pratica, riducendo tempi e costi a patto che abbiano i seguenti I requisiti:

– si deve essere conviventi,

– i debiti devono avere origine comune.

  • i soci illimitatamente responsabili di Snc, Sas e Spa.

I principali presupposti per l’accesso alle procedure di sovraindebitamento sono che il debitore:

  • Sia in effettivo stato di sovraindebitamento.
  • Non sia fallibile (vedi soglie di fallibilità).
  • Non abbia messo in atto tentativi di frode verso i creditori.

Soglie di fallibilità

  • l’ammontare dei debiti non deve superare i 500.000 €
  • i ricavi lordi non devono superare i 200.000 € negli ultimi tre anni precedenti alla richiesta della procedura di esdebitazione
  • gli attivi dello stato patrimoniale non devono superare i 300.000 €, sempre nei tre anni precedenti alla domanda.

Legge 3 2012 sovraindebitamento e fattibilità

Procedure di Sovraindebitamento

La Legge 3/2012 prevede queste procedure di sovraindebitamento ben distinte. Eccole elencate:

Liquidazione controllata del sovraindebitato, o liquidazione del patrimonio

  • Viene richiesta al Tribunale la possibilità di pagare i debiti con la liquidazione del patrimonio. Si attua nelle situazioni più difficili.
  • Vantaggio: se dalla vendita del patrimonio si ricava una cifra irrisoria, la differenza può essere pagata in comode rate per qualche anno.
  • È prevista nel caso in cui il piano o l’accordo proposto non siano accettabili o fattibili.
  • La liquidazione del patrimonio è una buona soluzione se esso non è rilevante.

Alla fine, però, è sempre il parere del Giudice a decretare l’esito positivo o negativo dell’accordo.

Piano del Consumatore (procedura di ristrutturazione dei debiti del consumatore)

  • Viene proposto ai creditori un piano di pagamenti sostenibile rispetto ai redditi del debitore.
  • Si applica a persone con busta paga o reddito certo.
  • Il piano deve essere approvato dal Giudice.

E’ rivolto a tutte le persone fisiche, nello specifico:

  • privati cittadini;
  • lavoratori dipendenti (privati e/o pubblici);
  • pensionati;
  • disoccupati;
  • cassaintegrati;
  • dipendenti in mobilità;
  • dipendenti in Aspi o mini Aspi;
  • professionisti, imprenditori e lavoratori autonomi solo con debiti personali;
  • fideiussori di persone fisiche garanti di debiti esclusivamente personali.

Essi possono presentare un proprio piano di ristrutturazione dei debiti anche senza passare dal voto dei propri creditori. Fra le tante, hanno la possibilità di liberarsi dal quinto dello stipendio.

Concordato minore (ex accordo di composizione della crisi) per le Aziende e Partite IVA

  • È riservato alle imprese e professionisti.
  • Viene proposto ai creditori un piano sostenibile che diventerà effettivo se votato almeno dal 50% dagli stessi creditori.
  • È permessa la continuità dell’impresa e la possibile la salvaguardia dei beni.

Vi possono accedere tutti i soggetti non fallibili.

Chi sono i soggetti non fallibili

Sono soggetti “non fallibili” coloro che negli ultimi 3 esercizi consecutivi:

  • non abbiano avuto un attivo patrimoniale superiore a 300.000 Euro;
  • non abbiano avuto ricavi superiori a 200.000 Euro;
  • non abbiano un totale debiti complessivo (anche non scaduto) superiore a 500.000 Euro.

Appartengono alle categorie non fallibili (solo se non hanno superato i limiti di cui sopra):

  • consumatori;
  • artigiani;
  • partite iva;
  • piccoli imprenditori;
  • imprenditori agricoli;
  • imprenditori commerciali;
  • soci di Snc;
  • il socio illimitatamente responsabile di una società di persone che sia fuoriuscito da oltre un anno dalla compagine sociale;
  • fideiussori di società, di imprenditori, di professionisti per debiti imprenditoriali / professionali;
  • soci accomandanti e accomandatari di società Sas;
  • l’erede dell’imprenditore defunto (debiti ereditari), che abbia accettato l’eredità con beneficio d’inventario, quando sia decorso oltre un anno dal decesso. In questo caso non è più possibile ricorrere al fallimento.
  • i familiari della persona soggetta a sovraindebitamento (i coniugi, i membri della coppia di fatto, le parti dell’unione civile, parenti entro il 4° grado ed affini fino al 2° grado di parentela);
  • start up innovative;
  • enti privati che non esercitano attività commerciale (associazioni non riconosciute, enti non profit, fondazioni, onlus, associazioni e fondazioni);
  • enti pubblici. Tuttavia occorre distinguere gli enti pubblici economici (soggetti alla liquidazione coatta amministrativa) dagli enti pubblici non economici (che perseguono finalità pubbliche e si limitano a conseguire il
    pareggio tra costi e ricavi);

Con questa soluzione, la proposta viene votata direttamente dai creditori e deve raggiungere il consenso di almeno il 50% dei crediti. È possibile la continuità dell’impresa (nella ex legge3 il limite era il 60%).

Per i soggetti FALLIBILI si attua la Legge Fallimentare.

Cosa succede in caso di morte del debitore

In caso di decesso del debitore, il giudice assegna un congruo termine a beneficio dei soggetti chiamati all’eredità, idoneo a consentire una valutazione circa se e in quali termini proseguire la procedura di concordato minore instaurata dal defunto.

ok

È possibile accedere alla Legge in ogni fase della Crisi del Debito?

Si può chiedere un accordo con i debitori quando:

  • iniziano i primi problemi di pagamento (è quasi sempre la soluzione più vantaggiosa)
  • nel caso in cui i creditori si stiano già rivalendo sul patrimonio personale (o aziendale) con pignoramenti, aste immobiliari o trattenute sullo stipendio.

Esdebitazione

Anche se la liquidazione del patrimonio copre solo una minima parte l’ammontare della massa debitoria, per la restante parte del piano di rientro il richiedente verrà esdebitato.

L’esdebitazione può anche essere richiesta dai falliti. Se la richiesta viene accettata, il Giudice toglie al richiedente tutte le pendenze a suo carico, dandogli la possibilità di un nuovo inizio.

Esdebitazione senza utilità

o Esdebitazione del Debitore incapiente

La novità principale è l’introduzione della cosiddetta “esdebitazione senza utilità”, una forma di liberazione dai debiti rivolta a particolari categorie di soggetti sovraindebitati considerati “meritevoli”: in altre parole attraverso questa procedura il debitore, a prescindere dalla soddisfazione (parziale o addirittura nulla) dei creditori, può cancellare, una sola volta nella vita, tutte le proprie pendenze.

Il beneficiario avrà però l’obbligo di avvisare i propri creditori qualora nei quattro anni successivi al provvedimento del giudice risultasse in possesso di utilità tali da consentirgli il pagamento del debito, in misura non inferiore al 10%.  Da ciò l’obbligo del debitore di aggiornare annualmente l’organismo di composizione della crisi circa la sua situazione economica.

Per poter accedere all’esdebitazione senza utilità, il debitore deve presentare domanda presso il giudice competente; sebbene non sia necessaria, è consigliata l’assistenza di un professionista soprattutto per dialogare con l’organismo di composizione della crisi (OCC). Il buon esito della procedura, infatti, prevede alcuni passaggi piuttosto delicati e complessi, come ad esempio l’eventuale contraddittorio con i creditori che intendono opporsi alla domanda.

Spese mediche e Ludopatia

È presumibile che vengano ammessi eventuali sovraindebitamenti contratti per cause di forza maggiore, come ad esempio spese mediche non altrimenti accessibili o, perlomeno, non in tempi utili. In passato ci sono stati casi di accoglimento alle procedure di esdebitamento di soggetti affetti da ludopatia, sulla base della loro incolpevolezza riguardo i debiti contratti.

Schema del sovraindebitamento

Procedura Sovraindebitamento schema

La procedura di sovraindebitamento è una mini-procedura concorsuale, da presentare presso il Tribunale di residenza.

Questi sono i passaggi fondamentali:

  1. Fase di verifica per valutare se puoi accedere alla legge o se è l’unica soluzione vantaggiosa al tuo problema di sovraindebitamento.
  2. In caso affermativo è necessario:
    • Preparare tutta la documentazione in merito alla situazione economica e patrimoniale.
    • Redigere un elenco dei debiti, del patrimonio, le visure in tutte le banche dati, la situazione debitoria in Agenzia delle Entrate e storia bancaria degli ultimi 5 anni.
  3. Viene inviato un bollettino all’Organismo di Composizione della Crisi che dovrà verificare la documentazione inviata e richiedere eventuali parti mancanti.
  4. L’OCC incarica il Gestore della Crisi che farà istanza al Giudice.
  5. Attesa dell’approvazione del Giudice (detta “omologa”).  Il Giudice in questa fase potrebbe dare delle indicazioni ai creditori ed al debitore su come procedere, ad esempio, bloccando un pignoramento o un’asta, le modalità di pagamento, ecc… Se il Giudice accetta, si procede alla fase successiva.
  6. Ultima fase: l’attuazione del piano. La cancellazione di debiti potrà avvenire solo se il debitore si adegua alla procedura, che può comprendere il versamento di una parte dello stipendio o la liquidazione del patrimonio.
  7. Esdebitazione e riabilitazione. A piano completamente attuato, ovvero dopo 3 anni nel caso di procedura di liquidazione (il tempo non è ben definibile per le altre procedure) il tutto termina con la cancellazione dei debiti non pagati (esdebitazione).

Quali sono le tempistiche della Legge sul sovraindebitamento?

Tempistiche della procedura di sovraindebitamento

La liquidazione del patrimonio

  • Non richiede il consenso dei creditori;
  • i tempi del piano sono fissi in 4 anni.

Piano del Consumatore

la liquidazione dei beni non può concludersi prima dell’esdebitazione, potendo però proseguire senza limiti di tempo.

Per esempio esiste il caso di un debitore che dal 2018 sta affrontando un piano di rientro di ben trent’anni.

Concordato Minore

  • Dura dai 5 ai 6 anni, in linea con il principio di ragionevole durata del processo.

Esdebitazione

  • Dura minimo 3 anni.

Esdebitazione senza utilità (o dell’incapiente)

Essendo un’esdebitazione in cui il debitore non ha nulla, rimane soltanto l’obbligo del pagamento del debito entro 4 anni dal decreto del Giudice, ma solo nel caso sopravvengano “utilità” rilevanti, tali da coprire almeno un 10% dei debiti.

Quanto costa aderire alla Legge sul Sovraindebitamento?

Nel casi di Esdebitazione dell’incapiente

C’è un compenso minimo da versare all’OCC, al quale vanno aggiunti gli oneri di Legge.

Nel caso di tutte le altre Procedure di Sovraindebitamento

  • Compenso da versare all’OCC;
  • Pagamento al deposito della domanda che varia nel caso in cui il richiedente rivesta o non rivesta la qualifica di consumatore.

Il compenso dell’OCC non comprende gli eventuali ulteriori costi connessi a particolari esigenze e/o necessità, suscettibili di modifica all’esito della procedura (esempio: nomina di consulente e/o ausiliario).

L’OCC applica della agevolazioni, tenendo conto della difficoltà e complessità dell’incarico.

Il compenso dell’OCC e il rimborso forfettario delle spese generali (pari al 15% sull’importo del compenso) saranno dovuti alle seguenti scadenze:

  • 1° acconto del 30% all’accettazione del preventivo;
  • 2° acconto del 20% prima del deposito del piano;
  • Il restante 50% del compenso in pre-deduzione.

Per avviare il procedimento è necessario fornire tutti i dati necessari per ricostruire la situazione economica.

L’OCC (Organismo di Composizione della Crisi), a seguito del buon esito delle verifiche, redigerà un preventivo con il prospetto degli acconti e le date di pagamento.

A queste spese, ovviamente, vanno aggiunte le spese per l’Avvocato, che variano a seconda dei casi.

Leggi il Testo della Legge sul Sovraindebitamento (anti suicidi) (PDF)

Varie soluzioni a confronto

Soluzioni a confronto per uscire dal sovraindebitamento

Le soluzioni che non prevedono l’intervento del Tribunale, quando applicabili, sono le seguenti e sono spiegate in modo molto semplice:

Soluzioni al sovrandebitamento

Sovraindebitamento a chi rivolgersi?

Alternative alla Legge sul Sovraindebitamento

 

 


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